Di psicologia e montagne

Foto di Reimund Bertrams da Pixabay

L’immagine della montagna mi è particolarmente cara quando si parla del mio lavoro. O della mia vita, in verità. Ma soffermiamoci sul lavoro!

Russ Harris, psicologo tra i massimi esperti di ACT (Acceptance and Committment Therapy), quando spiega che cosa sia la psicoterapia propone la metafora delle due montagne: il terapeuta non è un essere umano speciale, privo di problemi e completamente risolto ma sta, come tutti, scalando la propria montagna. Dalla sua prospettiva però, riesce a vedere meglio che cosa capita nella montagna della persona che si è rivolta a lui. Può vedere, ad esempio, se c’è una valanga in arrivo o un sentiero alternativo da percorrere.

Non sa tutto, ha semplicemente una visuale più ampia sulle altre montagne. Quello che può fare la psicoterapia non è tanto velocizzare il viaggio (ché se la montagna rappresenta la vita, l’arrivo in cima rappresenta…be’…direi che è chiaro!) quanto aiutare a goderselo, questo viaggio!

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Ciao, io sono Arianna

e faccio la psicoterapeuta a Torino.

Il mio approccio è quello cognitivo-comportamentale, che parte dal presupposto che quando si sperimentano dolore e sofferenza spesso c’è disequilibrio tra emozioni, pensieri e comportamenti. Lavorare su ognuno di questi tre livelli offrirà l’opportunità di ritrovare l’armonia.

Per armonia non si intende l’eliminazione della sofferenza dalla propria vita, obiettivo ahimé irraggiungibile. Si tratta piuttosto di imparare a conoscere le proprie risorse personali, a individuare alcuni schemi di comportamento che mettiamo in atto ma che non ci aiutano a stare meglio, a usare le strategie più funzionali per attraversare le avversità senza venirne travolti.

In questo spazio virtuale mi piacerebbe poter parlare di psicologia e offrire spunti di riflessione, ma anche qualche consiglio pratico, su come utilizzarla per rendere la propria vita ricca, piena e significativa.

Arianna

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