Il mito (tossico?) del multitasking

Il mito tossico del multitasking
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Quante volte ci sarà capitato di dire frasi del tipo: “non preoccuparti, sono multitasking!”. Probabilmente potremmo anche esserci vantati di riuscire a tenere la testa impegnata su più attività simultaneamente riuscendo a garantire un buon livello di efficienza e dimezzando i tempi di esecuzione dei diversi compiti. C’è poi un luogo comune che vuole le donne “più multitasking” degli uomini, in ragione dell’esigenza (del dovere?) di barcamenarsi tra i diversi ruoli che la società impone loro (lavoratrici, madri, casalinghe e chi più ne ha più ne metta).

Ma siamo davvero certi che riuscire a fare più cose contemporaneamente (questa la traduzione letterale di “multitasking”) sia vantaggioso in termini di efficienza delle proprie prestazioni e di benessere psicologico?

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