
Il ritorno nel qui e ora dopo aver viaggiato con la mente attraverso i mille scenari possibili che potrebbero (o meno) pararsi davanti a noi. Ma anche, più banalmente, il ritorno di questa tematica che mi sta molto a cuore e che ho già affrontato qui, qui e anche qui!
Dopo aver ampiamente analizzato l’utilità dell’allenamento a stare nel momento presente, vediamo qualche tecnica per farlo. Tali tecniche rappresentano validi strumenti da inserire nella nostra cassetta degli attrezzi per intervenire sulla regolazione emotiva e per gestire al meglio lo stress, ma più ancora riguardano strategie che, se applicate con costanza e “a freddo” (ovvero quando non è attiva nessuna situazione ingaggiante), possono naturalmente modificare il nostro approccio alle cose. A seguito di un allenamento quotidiano potremo scoprirci meno giudicanti verso i nostri pensieri ed emozioni e maggiormente proattivi nel fronteggiamento di circostanze di vita anche avverse.
Ma partiamo con qualche esempio!
Descrivere di un oggetto
Proviamo a scegliere un oggetto disponibile nello spazio in cui ci troviamo e a descriverne le caratteristiche fisiche passando in rassegna ogni senso con cui abbiamo la possibilità di esplorarlo. Che forma ha? Di che colore è? Presenta spigoli o linee curve? Qual è la sua consistenza? È duro o morbido? Liscio o rugoso? Rigido o flessibile? L’oggetto scelto emana qualche tipo di odore? Fa qualche suono? E se provo a scuoterlo? Ha un sapore particolare?
Ecco, al termine di questo breve esercizio ci scopriremo totalmente assorbiti dall’attività e pensieri ed emozioni appariranno ridimensionate sullo sfondo.
Colorare
Prendiamo un mandala o un’immagine che ci piace e inziamo a colorare! Concentrarci su un’attività manuale non abituale implica un ampio investimento di risorse attentive sull’attività stessa e se l’attenzione è completamente assorbita dal compito (scelta degli strumenti pittorici e dei colori, tentativo di restare entro i contorni, etc.) non ci sarà tempo per dedicarsi a due dei passatempi prediletti dalla mente: ruminare sul passato e preoccuparsi per il futuro.
Sebbene gli studi in merito siano ancora a uno stadio embrionale, colorare verosimilmente ci permette di restare ancorati al momento presente, lasciando scivolare via le tensioni quotidiane.
Passeggiare consapevolmente
Prendiamoci del tempo per una passeggiata, imponendoci di non sfruttare l’uscita per “fare altro” (comprare il pane o salutare un amico) e, semplicemente, restiamo consapevoli di quello che accade intorno a noi mentre camminiamo. Potremo scoprire dettagli del nostro quartiere che non avevamo mai notato o prestare maggiore attenzione alle persone che incontriamo sul nostro cammino. Spesso le uscite diventano un pretesto per pensare alle cose da fare durante la giornata o subiscono la pressione di un nostro in ritardo ed è estremamente raro che in tali occasioni si sia nel momento presente. Proviamo quindi a disinnescare il pilota automatico e a rendere il viaggio, anziché la meta, l’oggetto della nostra attenzione!
Preparare un dolce
Come molte attività manuali, anche cucinare rappresenta uno degli innumerevoli modi per ancorarsi al qui e ora. Cucinare un dolce però può essere ancora più funzionale a questo scopo: in pasticceria è estremamente importante rispettare le dosi per evitare errori che potrebbero portarci a buttare le nostre preparazioni. Questo significa che il livello di attenzione a ciò che si sta facendo dovrà essere alto e, di conseguenza, si ridurrà la possibilità di agire con il pilota automatico innescato. E a fine attività potremo anche godere del cibo che abbiamo cucinato, concedendoci una piccola coccola!
Restano poi gli evergreen del radicamento: l’attenzione al respiro e la meditazione (e la meditazione sul respiro, ovviamente!), da praticare in qualunque momento per garantirci il ritorno al momento presente. Si tratta di sperimentare che cosa funziona meglio per noi in una data fase di vita e di inserirlo nella nostra quotidianità!
Arianna
Riferimenti bibliografici (presenza di link affiliati, potrei ricevere una commissione se acquistaste i libri attraverso tali link)
- Carsley, D., & Heath, N. L. (2020). Effectiveness of mindfulness-based coloring for university students’ test anxiety. Journal of American college health : J of ACH, 68(5), 518–527.
- Harris, R. (2011). Act made simple. (Miselli, G., Zucchi, G., trans.) Oakland: New Harbinger Publications (original work published in 2009).
- Kabat-Zinn, J. (2014). Full catastrophe living. (Sabbadini A. trans.). New York: The Bantam Deli Publishing Group (original work published in 2004).
- Bulli, F. & Melli, G. (cur.) (2010). Mindfulness e acceptance in psicoterapia. Firenze: Eclipsi.
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